Storie
Donne di sicilia
Le figure femminili che hanno fatto la storia dell’Isola
Francisca Massara
Questa donna detiene un primato: nel 1698 fu infatti la prima europea a indossare i pantaloni. Non sappiamo le origini di Francisca ma sappiamo che allora provocò uno scandalo. Di fatto gli “abiti maschili” indossati da una donna era un vero atto rivoluzionario.
Dorotea Isabella Bellini e Geneviefa Bisso
Queste due donne divennero celebri perché furono tra i protagonisti di una disputa letteraria. Nel 1725, Luigi Sermento, pubblico un opuscolo che criticava fortemente il mondo femminile. Questo scritto provocò molte critiche tra cui quelle di Dorotea e Geneviefa che risposero in versi siciliani che diedero inizio alle prime pubblicazioni femministe per la parità dei diritti tra uomini e donne.
Maria Paternò
Maria Paternò, ha un altro primato. Fu la prima donna italiana ad ottenere il divorzio.Correva l’anno 1808 quando la baronessa catanese Maria chiese e ottenne il divorzio dal consorte usufruendo dell’art. 296 dell’allora vigente Codice Napoleonico.
Andreana Sardo
Con la sua forte personalità, la Sardo ha rivestito un ruolo di grande rilievo per il patrimonio storico-artistico dell’Università di Catania.Il 6 aprile del 1849 i Borboni reagirono alla ribellione devastando tutto ciò che incontravano nella città di Catania e seminando il panico tra la gente. La giovane donna evitò la distruzione del Palazzo Centrale dell’ateneo catanese, sito in piazza Università. Dopo aver convinto il comandante dell’esercito borbonico Nunziante riuscì a far spegnere l’incendio in corso dentro l’Università di Catania, in modo da salvare l’immenso patrimonio al suo interno.
Franca Florio
All’anagrafe Francesca Jacona della Motta di San Giuliano (Palermo, 27 dicembre 1873, è considerata una icona della Belle Époque, passata alla storia e ammirata per la sua bellezza e per le buone qualità che la resero celebre tra il popolo siciliano al punto da essere considerata come la Regina dell’Isola. Per il Kaiser Guglielmo II fu la Stella d’Italia, mentre D’Annunzio la soprannominò l’Unica. Baronessa di nascita, ebbe a che fare con il mondo dell’economia e dell’imprenditoria una volta preso il cognome dei Florio e si occupò spesso di intrattenere relazioni pubbliche per conto della famiglia, data l’abilità di conversazione di cui si dice fosse dotata. Ma la sua vita non fu tutta rose e fiori: subì la perdita di tre dei suoi cinque figli, fu spesso tradita dal marito e il periodo in cui visse fu quello in cui iniziò il declino della dinastia dei Florio.
Carmelina Naselli
E’ stata una letterata, etnologa, bibliotecaria e accademica italiana e prima donna docente universitaria in Italia. Laureata in Lettere all’inizio degli anni ’20 a Catania, Carmelina ottenne un primo incarico di insegnamento nel 1940 ma solo nel 1949 divenne ordinaria di Storia delle Tradizioni Popolari all’Università di Catania. Molte furono le sue pubblicazioni, che spaziano su un ampio ventaglio di discipline umanistiche, ma tutte accomunate da un unico motivo di fondo essenzialmente riconducibile al costante intento – della Naselli – di perseguire comunque un’indagine storico-filologica sul folklore e le tradizioni popolari.
Franca Viola
Franca Viola (Alcamo, 9 gennaio 1948) è stata la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Divenne simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane. Franca Viola fu rapita (assieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) da Melodia, che agì con l’aiuto di dodici amici, con i quali devastò l’abitazione della giovane e aggredì la madre che tentava di difendere la ragazza. Franca fu violentata, malmenata e lasciata a digiuno, quindi tenuta segregata per otto giorni inizialmente in un casolare al di fuori del paese e poi in casa della sorella di Melodia ad Alcamo stessa; il giorno di Capodanno, il padre della ragazza fu contattato dai parenti di Melodia per la cosiddetta “paciata”, ovvero per un incontro volto a mettere le famiglie davanti al fatto compiuto e far accettare ai genitori di Franca le nozze dei due giovani. Il padre e la madre di Franca, d’accordo con la polizia, finsero di accettare le nozze riparatrici e addirittura il fatto che Franca dovesse rimanere presso l’abitazione di Filippo, ma il giorno successivo, 2 gennaio 1966 la polizia intervenne all’alba facendo irruzione nell’abitazione, liberando Franca ed arrestando Melodia ed i suoi complici.Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando il suo onore e quello familiare. In caso contrario sarebbe potuta rimanere zitella e additata come “donna svergognata”. Tuttavia, la famiglia Viola si ribellò alla legge d’onore con estremo coraggio, escludendo il matrimonio della figlia con l’uomo che le aveva fatto del male e rivolgendosi alla polizia. Franca Viola diventerà in Sicilia e in Italia un simbolo di libertà e dignità per tutte quelle donne che dopo di lei avrebbero subito le medesime violenze e ricevettero, dal suo esempio, il coraggio di “dire no” e rifiutare il matrimonio riparatore.
Letizia Battaglia
E’ una fotografa, fotoreporter e politica italiana. Letizia Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Un altro premio, il Mother Johnson Achievement for Life, le è stato tributato nel 1999. E’anche nota come “la fotografa della mafia”. Fu inoltre la prima fotoreporter a raggiungere il luogo dell’assassinio di Piersanti Mattarella. Nel 2019 ha inaugurato a Venezia presso la Casa dei Tre Oci una grande mostra monografica retrospettiva di tutta la sua carriera.
Elvira Giorgianni
Elvira Giorgianni coniugata Sellerio (Palermo, 28 maggio 1936 – Palermo, 3 agosto 2010) è stata un’editrice italiana. Moglie del fotografo Enzo Sellerio, Elvira fonda la “Sellerio Editore” nel 1969 anche su suggerimento di noti intellettuali siciliani come Sciascia e Buttitta. Si licenziò dall’impiego pubblico e investì la liquidazione per la creazione della casa editrice con il marito. L’intuizione si rivelò corretta e la casa editrice vanta fino a oggi importanti pubblicazioni di autori celebri quali Camilleri e lo stesso Sciascia.
Simonetta Agnello Hornby
Simonetta Gloria Agnello, coniugata Hornby (Palermo, 27 novembre 1945), è un’avvocatessa e scrittrice italiana naturalizzata britannica. Nata nel 1945 a Palermo e laureata in Giurisprudenza, la Hornby è specializzata nel campo dei diritti dei minori, ricopre la carica di giudice in Inghilterra dove vive da quando ha sposato un cittadino inglese ed è Presidente del Tribunale Special Educational Needs and Disability. Si è dedicata alla letteratura, pubblicando più di quindici libri nel corso della sua carriera. I suoi romanzi sono per lo più ambientati in contesti siciliani e riprendono tutte le tradizioni popolari, sociali e culinarie della terra d’origine della scrittrice. Il suo primo romanzo, “La Mennulara”, è stato tradotto in 19 lingue ed è diventato un bestseller dell’editoria italiana.
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